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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
22/07/2006
Io amo il salmone affumicato e il salmone affumicato ama me. Infatti ogni volta che lo mangio, puzzo di pesce per tre giorni.
(Madame Jolie ne "Il Pesce Bislacco" - Paramount, 1825)

Detesto le citazioni. Se non hai niente da dire stai zitto: non è il caso di ripetere quello che ha già detto qualcun'altro.
(Konstas Kvak ne "La Forza Brutale delle Parole" - Povratnik, 1962)

Questo è un mondo di lupi e io sono un criceto. In questo contesto assumo la rilevanza di un oliva nel martini: inutile; ma perché privarsene?
(Charlie l'Anacronista ne "L'estate È Più Sincera" - CinemaScope, 1949)

Opinioni: fare a meno di chiederle, non serve ad evitare di sentirle.
(Adrian Polette ne "La Rassegnazione dell'Ottimismo Maschile" - France Film Festival, 1971)
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29/05/2006
Sabato, ore 6 del mattino. La luce abbagliante proveniente dalla cucina dilaga in camera da letto. Mi sveglio.

- Oh no,.. Leggera spintarella laterale,.. - Paolo?
- mmgnzz?
- Hai dimenticato di chiudere il lucernario,..
- grhfghz,..
- Dai, vai a chiuderlo?

Se state pensando che ci sia disequilibrio in questa scena, sbagliate: è giusto così, siamo d'accordo; il fatto è che lui non si sveglia nemmeno capito? E anche se si sveglia, si riaddormenta in un nanosecondo. Io, al contrario, posso arrivare a leggermi un intero libro nella speranza che mi si spenga il cervello, per poi invece rassegnarmi, gettare la spugna ed alzarmi iniziando una delle mie giornate-rinco a un orario improponibile.

Paolo si alza. Dopo 30 secondi torna e si rimette a letto, in ginocchio, testa sul cuscino (?? stretching?).

La luce abbagliante non ha fatto una piega.

- Paolo?
- mmgnzz?
- Guarda che non si è chiuso,..

Paolo si rialza. 30 secondi,.. 60 secondi,.. un minuto,.. due minuti,.. Paolo non torna.

Mi alzo anch'io. Dove sarà finito? Non tento nemmeno di indovinare: il suo comportamento nel dormiveglia è assolutamente imprevedibile, potrebbe stare facendo qualunque cosa, dall'essere seduto in fissa davanti al monitor spento del suo Mac, al dormire profondamente sdraiato sul tavolo.

Vado in cucina. Paolo è lì, in piedi, con il telecomando puntato verso il lucernario.

- Paolo? Lo chiamo piano.
- Eh, Lu,.. mi fa lui un po' perplesso - sto provando ma non funziona.

Guardo il telecomando che ha in mano. E' quello della tv.

- Ma Paolo, sussurro - ci credo che non funziona, quello non è il telecomando del lucernario, vedi? è questo. E prendo quello giusto dal tavolo - lascia ci penso io. Premo il pulsante e progressivamente la stanza prende la giusta penombra.
- Andiamo va, torniamo a dormire che è meglio.

L'ultimo pensiero è per un paio di tavole di un fumetto di Nathan Never nel quale lui entra in casa e mentre si toglie l'impermeabile impartisce una serie di richieste al computer che vanno dal menu del pasto serale, alla temperatura dell'acqua della doccia, alle telefonate da fare,..
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23/05/2006
ora. sembra che io parli sempre di televisione, in realtà non la guardo neanche così spesso. Quel poco di tempo che passo davanti al tubo catodico, mi capita di passarlo a fare zapping - dato che trovo la maggior parte dei programmi messi in onda prima delle due del mattino abbastanza noiosi e comunque io alle due del mattino se sono in casa solitamente dormo e se non riesco a dormire leggo, oppure suono (piano però).

qui vorrei fare un inciso a proposito della tv di stato che manda sì in onda cose sicuramente molto più intelligenti rispetto alle tre reti fininvest ma lo fa ad orari improponibili, il che non è simpatico per niente e comunque ora che ci penso sottintende che le persone che desiderano avere qualcos'altro nella testa oltre ai pattini arruginiti della carlucci (santa donna, ma come fa?), sono persone che possono permettersi di rimanere sveglie di notte e di dormire di giorno,... e quindi?

metronotte, studenti, buttafuori, belle/i di notte, splendenti signorine e signorini del jet set, genitori ansiosi di studenti nottambuli, cubiste, venditori di paste, baristi, DJ e sofferenti d'insonnia.

ecco qui.

perché mi sono messa a parlare di questa cosa? non me lo ricordo.

ah sì, volevo dire che ieri sera, mentre facevo zapping, appunto, sono capitata su questo film proposta indecente e ricordavo come all'epoca avesse dato un po' da parlare alla gente, per cui in giro non facevi che incontrare persone che ti chiedevano: "ma tu per un milione di dollari,..?"

giusto per te che non lo sai, la trama si riassume in questo modo: Lui+Lei giovani colti, professionisti, con pochi soldi, ma con prospettive economiche di grasse parcelle. L'altro un plurimiliardario che propone a Lui+Lei un milione di dollari, appunto, per una notte con Lei.

così ne ho guardato un po' e ho pensato: ma che stronzata. è proprio un film americano. (parlo in generale, senza offesa eh?).

cioè, una trama come questa può offrire mille punti di vista: l'importanza del denaro che comunque compra delle cose che restano cose, in contrapposizione all'incommensurabile ricchezza delle relazioni umane, dei rapporti di amicizia o di amore, dello stupirsi di fronte al mondo, della capacità di divertirsi con poco - e sto sparando la prima stupidata che mi viene in mente, figurati te se lo chiedi a un metronotte,.. -

e invece? su cosa si focalizza il punto di vista del film? sulla storia d'amore (bleh stra-bleh), sulla gelosia di Lui (e questo rasenta la fantascienza: prima insiste perché Lei si venda per un milione di dollari e poi la colpevolizza - eh?) e infine, sui soldinondannolafelicità delL'altro (ma santo cielo!).

che noia. quasi quasi cambio lavoro e faccio la cubista.
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28/02/2006
ieri sera c'è stato il festival di sanremo, che io non ho visto tranne che in due zap-momenti, mentre su charlie's angels c'era la pubblicità.

in uno c'era anna oxa che fingeva di essere un artista facendo una figura minima, dato che non si capiva un cavolo di quello che diceva e ha effettivamente parlato per un sacco di tempo (ok. neanche i marta sui tubi nel loro scioglilingua siciliano li capisco ma se non altro la performance ha un senso musicale)

nell'altro c'era il mio nuovo mito, colei che voterò con centinaia di sms finchè non mi viene il tunnel carpale al pollice, la donna più donna di tutto il festival: anna tatangelo!

che donna! appena giro su rai1 la profonda verità delle parole del testo della sua canzone mi colpisce limpida, lucida e inequivocabile: ti stai sbagliando non sono una ciliegia.

fantastica. adesso esco e mi compro tutti i suoi dischi.
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Non sono "fissata" con copyright o cose del genere, è indicato chiaramente in corrispondenza di ogni immagine presente nelle mie gallerie quali sono i limiti dell'uso che altri ne possono fare.

È molto semplice: tranne che vendertele e purchè tu ne citi la fonte, puoi fare di tutte le immagini (ad eccezione dei ritratti - per i quali serve l'autorizzazione del soggetto) ciò che vuoi; scaricarle e manipolarle e anche ripubblicarle. Pensa te che bello.

Almeno a me queste parole sembrano semplici e anche il concetto che esprimono mi pare estremamente chiaro ma risulta evidente che non è così.

Quindi spiego due cose:

1) Innanzitutto la mia non è una richiesta, ma è una condizione: cioè per poter usare le immagini di cui sopra, DOVETE necessariamente citare la fonte.

Naturalmente prendo in considerazione richieste particolari: problemi? Parliamone.

2) Cosa si intende per citare la fonte? Vediamolo insieme.

È il rispetto per l'autore, per il lavoro che ha messo nella creazione dell'opera, per la sua creatività e per il beneficio che voi state traendo dal suo lavoro utilizzandolo gratuitamente.

In sostanza si tratta di riconoscere il contributo dell'autore originario. Ovviamente anche qualora partiate da un'immagine da me creata per realizzare qualcos'altro.

Va da sè che "bella zia" o "grazie ad una nostra amica per le foto" o il nulla non risultano adeguati.

Inserire Nome e Cognome, e/o link (sopratutto nel caso di un sito internet), appare invece una soluzione più equa.

Equa. Chiaro no? Cioè ad esempio: è la tua faccia quella che ho fotografato e io sono ben felice di darti la foto perchè tu possa utilizzarla, però potrei anche tenermela nel cassetto ok? Invece te ne fornisco una copia.

Direi che il minimo che puoi fare per me è riconoscermi i crediti come autrice nel momento in cui la pubblichi. Il che ora che ci penso non è soltanto equo, è Equo e Solidale! Pensa te che figata.

Comunque a scanso di equivoci rilascio il mio lavoro sotto questa licenza Creative Commons, ma non basta: coloro che avessero bisogno di un po' di bla bla in avvocatese (sempre per capire meglio, perchè magari non è ancora abbastanza chiaro) possono trovare il codice legale, ovvero la Licenza Integrale qui.

Per finire una pulce nell'orecchio di qualcuno: è successo che piuttosto che dare i crediti per un lavoro o ammettere semplicemente di aver sbagliato o di non aver pensato, il sig. qualcuno abbia preferito ritirare dalla pubblicazione il lavoro in questione. Colgo l'occasione per dichiarare che questo è un atteggiamento estremamente stupido e anche un po' infantile per non dire opportunista.

Siamo ancora in periodo di vino novello, bastano una bottiglia e un paio di bicchieri per mettersi d'accordo. Il formaggio lo porto io!
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Non posso evitare il micro-odio concreto che mi sale verso chi si ostina a usare la lingua inglese come se la sola sua presenza bastasse ad attribuire lustro automatico ai propri spazi web.

Ovvero:
Comprendo la scelta di scrivere links piuttosto che collegamenti ipertestuali ma perchè mai chiamare una sezione biography se poi dentro ci scrivi in italiano?

Per non parlare di chi compone tutto in inglese poi vai a vedere indirizzi e luoghi e capisci che mai si sono spostati da Carugate. (Con tutto il rispetto per la ridente cittadina)

Il trash del trash. Ci si salverebbe con una doppia versione ma no! Scherzi? Parlare come si mangia non è trendy!

Nonna, passami le lasagne và! :D
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Ma "il vino buono sta nelle botti piccole", come ama ripetere mia madre (m. 1,50). E potrei aggiungere: chi si accontenta,.. per non parlare di caval donato ma non perdiamoci in facili proverbismi (bella parola "proverbismi" chissà se esiste, probabile).

Una "mostrina", dicevo, una piccola mostra, sette immagini tutte per voi se avrete voglia di fare un salto, sennò potete vederle anche on line ma non è la stessa cosa, affatto.

Preparando questa mostra ho scoperto un po' di cose nuove, per esempio il costo delle scansioni professionali (aarghh!!), o il fatto che gli amici hanno sempre una risposta che tu non hai; per esempio chi, fra le loro conoscenze, possiede uno scanner professionale e gentilmente ti permette di usarlo (fiuuu!), senza parlare di chi ti spiega come fare un pannello con passpartout (figurati, non so neanche come si scrive) per esporre le foto. Purtroppo poi, tra il dire e il fare,..

Ma Paolo ha detto che sabato mi aiuta - detto fra noi: non è proprio proprio che non sono capace è più un senso di smarrimento che mi prende quando guardo la riga e i centimetri e i millimetri e tutti quei numeri che incominciano a ridere e allora vorrei prenderli a pugni e spiaciccarli ma dato che sono praticamente bidimensionali gli faccio un baffo; allora mi incazzo ed esco per andare in un megastore di fotografia, entro e chiedo: avete i passpartout? e la commessa mi dice: "no."

No? ma come no?! Neanche fuochino? Che cavolo di megastore siete? Cosa siete? Cosa esistete a fare? Perchè? C'è vita nell'universo? Probabilmente sì ma la cosa non riguarda voi!

Dopodichè mi giro e scopro che vendono anche i panettoni. I panettoni? Sono nel posto sbagliato? No, no, è proprio questo il posto. Allora, tanto per convincermi di non aver fatto un viaggio a vuoto, cambio bancone e chiedo un paio di rullini damilleseicolore36posefujiperfavore, "li abbiamo finiti." finiti? (ma come? uffa!) e quando arrivano? "Sono stati ordinati", miiiii che risposta utile, l'altra commessa è sua amica suppongo e la sera uscite insieme, si? che bello,..

Oh, mi dilungo và.

Dunque: poi che si fa? Beh facciamo un piccolo depliant, un pieghevole qualcosa di piccolo ma funzionale con qualche foto e due righe: così uno ha qualcosa da leggere e da portarsi a casa. Da leggere,.. se uno ha qualcosa da leggere, significa che qualcun'altro ha qualcosa da scrivere,..

Martiiiinaaaaaaa!!?!

Martinuccia? Mi aiuti? Perfavoreperfavoreperfavore?!! Tu che sei tanto brava con le parole, che un sacco di volte non capiamo assolutamente quello che dici ma annuiamo sorridendo, è perchè ti diamo fiducia che siano cose intelligenti; tu, che hai studiato tutta quell'arte; tu, seconda laurea? (pazza!); tu, che se non avessi il sacro fuoco dell'insegnamento che ti arde dentro saresti una critica da miliardi di euri; tu, lo so che sei tanto impegnata; tu: Graaazie!

Finito?
Finito.
(Dài, fate un salto,.. fatene un altro,.. una giravolta,.. ecco: non era proprio questo che intendevo ma va bene lo stesso :)
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Il terremoto! È vero che c'è stato il terremoto! Allora non l'ho sognato!

Mi sono svegliata stanotte con il letto che tremava, ero lì che cercavo di capire se era una cosa normale oppure no e ho detto: Paolo? e lui eh? e io: che cos'è? e lui (mitico) boh, a meno che non sia la lavatrice,.. vado a vedere,... e si alza.

inciso: questa sua prontezza ad uscire dal calore del sottopiumino non riuscirò mai e poi mai a comprenderla, nessuno di noi due usa il pigiama ma almeno io ho una maglietta (quindi, dico, se c'è qualcuno che si dovrebbe alzare,.. ma non ci penso proprio!).

Realizzo l'assurdità dell'ipotesi lavatrice e troppo assonnata per spiegare mugugno: torniqui? Lui torna e chiedo: ma,.. era un terremoto? e lui: mi sa di si,.. e io: ah,.. pensa se ci crolla tutto in testa e moriamo così, fra le macerie,.. (che male),.. e lui: ma no, sciocchina (sciocchina!?!) questa casa non può crollare, è nuova,.. e io: veramente l'hanno costruita nel 1920,... e lui: sì ma è molto solida.

L'indistruttibile, quasi cieco, ottimismo di Paolo: ogni tanto vorresti sostituirlo con del sano cinismo ma innegabilmente è una caratteristica piuttosto utile in questo mondo di paillettes.
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Ok, i libri di Camilleri li ho prestati a Richard e a RaffaLella.

RaffaLella? E' inutile che dici che stanno bene lì dove sono, nella tua libreria: ieri sera mi hanno telefonato in lacrime pregandomi di riportarli a casa, perchè il manuale di feng shui continuava a urlare isterico che si dovevano spostare più al centro della mensola, ruotando di 75° la copertina verso la porta di ingresso e tenere una margherita gialla fresca infilata fra pagina 70 e pagina 80. E loro che sono allergici ai fiori non facevano che starnutire al solo pensiero.

Il cd dei Coco Rosie l'ho prestato a Fabri (bello nè,.. il cd, il cd!) e me lo ricordo benissimo, ma tanto fabrino è preciso.

Ma il pelapatate? Che cavolo di fine ha fatto il pelapatate!!?! Ricordo che qualcuno me l'ha chiesto ma non ricordo chi! Rivoglio il mio pelapatate! Mica è un pelapatate qualsiasi, è fatto diverso, ha il manico in legno e ce l'ho da tanto tempo.

Chiunque tu sia maledetto ladro/a di pelapatate me la pagherai, anzi, la pagherai per tutti i libri e i cd che in questi anni hanno preso il volo solo perchè dimentico a chi li ho prestati.

Beh già che sono qui colgo l'occasione e concludo degnamente: oh tu, tu che leggi e sei uno/a di quelli/e che non rendono ciò che chiedono in prestito: ma va' ramengo va'! (e anche un po' affanc...)
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Qualcuno sostiene che non bisogna "tirare" le pellicole: io, se c'è una cosa che non sopporto, è la gente che oltre a porsi degli stupidi limiti si preoccupa molto di insistere perchè anche gli altri facciano altrettanto.

"Impara la tecnica e poi dimenticala" diceva il professore di fotografia alle superiori,.. mi è sempre parso un ottimo consiglio, anche perfettamente in linea con la mia visione del mondo. La spocchia è una brutta bestia. In particolare fotografi, musicisti e web designer dovrebbero sempre tenerlo bene a mente.

Inoltre, in questi ultimi anni, deve essere scoppiata un'epidemia per cui la quantità di persone che: non sa suonare, non sa ballare, non sa fotografare, non sa cantare, non sa scrivere, non capisce una fava di grafica (però ha molto "buon gusto"), non è mai salita su un palco e tuttavia SA con assoluta precisione dove sbagli, è aumentata esponenzialmente e adesso non ci si gira neanche più.

Io credo che la causa principale sia la troppa televisione, davvero, sono convinta: troppa televisione.
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