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Aria e parole
15/12/2006

Mi guardo intorno e dove prima c'erano i fiori adesso c'è il deserto (Eh? bello come inizio vero? drammatico, carico di pathos, proprio quello che ci vuole), dove prima c'era generosità trovo solo cuori aridi e avvizziti (Mi sento un predicatore missionario dell'800) dove prima c'era benevolenza trovo meschinità e acidità sparse in giro a corrodere, (Ah che bello) dove prima c'era sincerità,.. no vabè adesso non esageriamo la sincerità è una cosa seria, come l'amicizia; mica è roba da tutti, che compri a metà prezzo dietro a un tir in tangenziale (Illuminante).

La sincerità, come l'amicizia, costano care e di questo te ne accorgi, prima o poi,.. però ora che ci penso, non è neanche così scontato che te ne accorgi.

Mamma mia che tristezza.

Puoi andare avanti per sempre ad estendere la dicitura amico/amica esponenzialmente intorno a te e senza renderti conto del significato nemmeno etimologico della parola.

Ah, qui mi può venire in mente solo una persona: Martinaaaa, Martinuzza,.. Tinuzza! Hai mica un dizionario etimologico da prestare? (Figurati se non ce l'ha, ne avrà due o tre come minimo, la secchiona!)

Oh ecco, tanto per dire, Martina è un cuore generoso, estremamente instabile ma generoso.

Potreste dipingervela come uno dei personaggi del teatrino siciliano quello fatto con i pupi: un cavaliere con una corazza azzurra da un lato - l'elmo decorato da una piuma gialla - e nera dall'altro - l'elmo decorato da una piuma rossa. Con la spada sguainata e al galoppo su un cavallo rigorosamente bianco e nero (praticamente una mucca).

Tuttavia tanto più il cavaliere azzurro è generoso e accogliente e appassionato con gli amici, tanto più l'altra sua metà, il cavaliere nero, è feroce e implacabile e senza pietà verso i nemici. Ed ecco qui spiegata l'instabilità: perché a far incazzare il cavaliere nero ci vuole un attimo!

Dunque prendo il dizionario. Amicizia: Reciproco affetto costante e operoso tra persona e persona, nato da una scelta che tiene conto della conformità dei voleri o di caratteri e da una prolungata consuetudine.

affetto
costante
operoso

Ed è tutta qui, penso, in questa piccola parola "operoso", la differenza.

Tenda o sacco a pelo?
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