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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Premessa.
Io visualizzo un sacco. Vuol dire che mentre parli con me, il mio cervello traduce immediatamente in immagini la maggior parte delle cose che dici.

Per questo chi mi conosce bene, quando usa un'espressione un po' colorita si gira verso di me e mi dice: scusa.

Apprezzo moltissimo la delicatezza e non mi sognerei mai di censurare, anche se in effetti, come si suol dire: ormai.

L'unica è Martina che invece adora usare espressioni del tipo "un palo nel..." per poi scrutare il mio viso alla ricerca delle inevitabili smorfie di disgusto. Cara ragazza.

Questione.
Quando mi trovo di fronte al risultato di certe scelte palesemente ottuse, visualizzo gli occhi del bue: umidi, grandi e totalmente inespressivi. Un po' come quelli di Sylvester Stallone. Ora: va detto che sono occhi di bue frutto della mia fantasia, perché non mi pare di aver mai fissato un bue negli occhi e può darsi che gli occhi del bue ispirino invece qualcosa di trascendentalmente intelligente. Quindi caro bue: nulla di personale. E lo stesso per Sylvester.

Così quando l'altra mattina, ho fatto la periodica ricerca su google cercando stereodinamica e trovando che non c'eravamo più solo io e i simpatici studiosi della dinamica dei sistemi rigidi, gli occhi di bue sono rimasti immagine chiara per tutto il giorno.

Ma nel 2010, ancora non lo sai che se scegli un nome per qualsiasi progetto o attività devi preoccuparti di essere originale? Viviamo in un mondo globalizzato ci sono siti, email e social network, più riesci ad essere originale più sarà facile trovarti.

Certo, essere originali non è da tutti. Ma uno si impegna, no? Mah, forse no. La diversità in effetti è un po' più scomoda.

Capita spesso nel mio lavoro: ma se il .it è preso non possiamo registrare il .com? No! Cioè non è che non puoi è che si tratta di una mossa totalmente, inesorabilmente, profondamente STUPIDA. Crei confusione, non solo per chi già è abituato ad associare quel nome al tal progetto ma idioticamente ti tiri anche la zappa sui piedi, perché confondi pure chi segue te.

Ci sono degli alberi da frutta in un parco vicino a casa, sono liberi. Bello no? Passi di lì e fai merenda. L'altro giorno passando, vedo un signore che riempie un sacchetto raccogliendo TUTTI i fichi dell' albero. Anche quelli non maturi. Penso: ma se l'albero è di tutti, non ti viene in mente di prenderne solo un po' di fichi? Gli altri li lasci a chi passa dopo di te, no?

No. Non c'è niente da fare, sono proprio strana. Forse una lobotomia.
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02/05/2010
Oh Nikon, F100, perché sei tu Nikon!?

Rinnega il tuo attacco a baionetta F-mount! Rifiuta l'incompatibilità fra corpi, macchina. Ama tutti gli obiettivi indiscriminatamente!

Solo il tuo nome è mio nemico: tu sei tu.

Che vuol dire "Baionetta F-Mount"?
Non è una mano, né un piede, né un braccio, né un viso, nulla di ciò che forma un corpo, macchina. Prendi un altro nome.

Che cos'è un nome? Quello che chiamiamo "Minolta" anche con un altro nome avrebbe il suo obiettivo.

Rinuncia al tuo nome, Nikon F100, e per quel nome che non è parte di te, prendi tutti gli obiettivi che ho già e così non me li devo ricomprare daccapo mannaggia la miseriaccia nera!!!
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I Dinosauri si sono estinti. Le Formiche no.
Così titola un pieghevole che Chiara mi ha dato l'anno scorso.
Parliamo di pubblicità etica e il concetto è interessante, molto interessante, per via del lavoro che faccio per vivere ma sopratutto per come cerco di farlo.
Il concetto di partenza in breve è il seguente:
Se spendi meno, risparmiate tu e i tuoi clienti.
Se sprechi meno, risparmiate tu e il Pianeta.
Se scegli meglio dove e come farla (la pubblicità), dai forza alle testate libere e non finanzi i monopoli.

La pubblicità dei Dinosauri minaccia l'ambiente, la democrazia, l'economia e la psiche di ciascuno.

Ora: questa cosa mi ha colpita in maniera significativa, soprattutto perché parte del mio cervello ci stava già pensando. E' come avere la sensazione che c'è qualcosa che non va nel verso giusto e l'idea che le cose potrebbero essere fatte in modo diverso, ma sei ancora un po' lì nel limbo e in più quando cerchi di parlarne per confrontarti, ti danno tutti della visionaria. Poi capita che leggi una cosa come quella di cui sopra e pensi, non tanto di non essere una visionaria ma se non altro che esiste almeno un altro visionario al mondo e ti senti un pochino meglio. Mal comune mezzo gaudio.

Bene chiudo l'introduzione: di tutta questa roba qui potete leggere su questi due link, quello del visionario (scherzo, non me ne voglia) www.geronimi.it e quello dello smarketing www.smarketing.it.

Ok. Dunque dicevo che questa cosa dei Dinosauri e delle Formiche mi è piaciuta moltissimo, è un immagine fantastica, perfettamente adatta a certe riflessioni che faccio ultimamente.

Quindi mi son chiesta: Ok. Chi sono i Dinosauri e chi sono le Formiche?

Il riferimento iniziale è piuttosto preciso: i Dinosauri sono le grosse aziende e le Formiche sono i piccoli produttori.
Procedendo in altre direzioni penso anche che esistano una Dinosauritudine e una Formichitudine, ovvero anche un piccolo imprenditore può essere un Dinosauro e anche una grossa azienda,.. beh questo è molto, molto, più difficile ma per alcuni tratti può accadere,.. può essere una Formica.

E possiamo anche tranquillamente spostarci dal campo aziendale: anch'io posso essere un Dinosauro,.. anzi probabilmente a volte sono un Dinosauro, anche se ci provo ad essere una Formica il più possibile.

Ho appena avuto un flash di me Dinosauro-Formica che cerco di nascondermi dietro un filo d'erba. Questa tendenza a visualizzare mina ulteriormente la mia capacità di concentrazione. Perché non fanno una macchina per spegnere il cervello? Almeno ci si potrebbe riposare ogni tanto.

Dunque, dicevo. Essere Dinosauri o Formiche è un atteggiamento, una forma di pensiero, un modo di vivere e interpretare la realtà, che si concretizza in un modo di agire sul mondo.

E questo avviene a ogni livello, da come fai la spesa a come ti relazioni con gli altri e con te stesso.

Però, pensavo: ci sono sicuramente molte più Formiche che Dinosauri no? Sì, direi di sì. (Mi faccio le domande e mi do' le risposte. Sono autosufficiente.)

Ci sono molte più Formiche che Dinosauri in realtà. Ma perché allora mi pare di essere circondata da Dinosauri?

Il problema è che molte Formiche si sforzano di essere un Dinosauro, perché i Dinosauri ogni giorno si fanno un culo così per convincerci di quanto è bello essere un Dinosauro: perché i Dinosauri sono forti, i Dinosauri sono intelligenti, sono fighi, fanno un sacco di soldi senza fare fatica perché hanno delle ideone vincenti e tutti ammirano moltissimo i Dinosauri! Ma anche tu Formica! Hei! Ogni Formica può diventare un Dinosauro! Perché volere è potere e sono aperte le iscrizioni al prossimo reality show!

Va bene sto esagerando, il concetto è chiaro.

Di conseguenza quello che accade è che nel tentativo di sembrare Dinosauri, molte Formiche applicano le dinamiche relazionali dei Dinosauri fra di loro.

E questo non è solo triste è anche patetico ma soprattutto, ed è quello che mi interessa mettere in evidenza, è controproducente.

Sì perché la figata, la vera totale figata di essere una Formica fra le Formiche è che tutto è possibile. Perché le risorse sono molte i soldi pochi ma un accordo si trova. Scambio di prestazioni, baratti, costi ritagliati su misura, pagamenti a pezzi.
E' quindi possibile che una piccola osteria ottenga una pagina on-line che fa pubblicità e attira clienti in cambio di pranzi e cene. O che contemporaneamente una fotografa, una make-up artist e una giovane cantautrice ottengano rispettivamente: di sperimentare con una modella, di aggiornare il proprio portfolio lavori e di avere le immagini necessarie a promuovere la propria musica; e tutte quante, di triplicare le possibilità di diffondere il proprio lavoro l'una attraverso gli spazi dell'altra. Tutto questo solo condividendo le proprie competenze. Piccolo investimento, molto guadagno. Fantastico.

Insomma, a rigor di logica, io non capisco. Io proprio non capisco come si possa desiderare di essere un Dinosauro. I Dinosauri sono lenti e pesanti e si mangiano a vicenda in un boccone. Le Formiche al massimo ti mangiano tutte insieme, ma al primo morso te ne accorgi: fai sempre in tempo a scappare.
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Squilla il telefono, rispondo e sento una voce femminile che dice: famiglia Meazza? Beh, famiglia è una parola grossa ma sì, that's my name baby.

Parlo con la signora Lucia? Confermo: son proprio io.

Volevo informarla che da martedì (di una data imprecisata), la sua bolletta telefonica arriverà a costo zero per tre mesi, è d'accordo?

In che senso? Chiedo io.

Ah certo, ha ragione (risatina di circostanza), nel senso che Teledue le fa questa straordinaria offerta: per cui se lei accetta, non pagherà per i primi tot mesi di servizio.

Già mi innervosisco, ma come? Non ti presenti e mi fai una serie di domande alle quali ho già risposto sì: con tutto quello che si sente in giro avrò mica attivato un contratto senza saperlo? Argh!

Per cui rispondo: la ringrazio per l'informazione, le chiedo di non attivare nessun servizio, preferiamo rimanere con telecom.

Perché?

Ecco, lo sapevo,..

Perché sì, rispondo questa volta sperando di uscirne velocemente. (Altre risposte sono state: perché siamo affezionati, perché ci piace vedere il nome telecom sulla bolletta,.. La sostanza è che non sono cavoli tuoi.)

Niente da fare, ovviamente: l'operatrice di teledue, alza la voce e attacca una filippica che sembra di stare ad anno zero in mezzo al fuoco incrociato di un paio di politici.

Perché stranamente (non è nel mio carattere) io inizio a cantilenare modello mantra e alzando progressivamente la voce: non intendo cambiare operatore telefonico, non intendo cambiare operatore telefonico, non intendo cambiare operatore telefonico...

Molto divertente, comincio a capire qualcosa della psicologia di un politico medio.

Con lei che continua imperterrita,.. (Oh ma cavolo! Mi viene in mente ora: potevo dirle mavalà valà valà! Uffa! Le idee migliori mi vengono sempre dopo)

Insomma dicevo, con lei che continua a sbraitare che non capisce come si possa pagare,.. solo per avere,.. che invece teledue,.. il canone,.. e tot mesi,..

E io che inframmezzo il mantra con: io non le devo nessuna spiegazione, ho già rifiutato la sua offerta e sto cercando di chiudere la telefonata in modo cortese, lei mi sta importunando, ha telefonato a casa mia senza una specifica richiesta,..

Come va a finire? Le dico nuovamente: insomma, vorrei sapere cosa devo fare per chiudere questa telefonata in modo cortese,.. E lei mi chiude il telefono in faccia.

Olè! Ce l'ho fatta! Tosta la tipa però, di solito mollano prima,..

Riprendo a lavorare e squilla il telefono, rispondo: pronto?... No, grazie non ci interessa sky, non abbiamo la televisione,..

E perché questa scelta signora? Replica serafica l'operatrice di Sky.

Signora tua sorella! Oddio, ma cos'è stamattina? La giornata mondiale dei rompic?
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Fra poco è il mio compleanno e queste reflex digitali mancano decisamente di poesia, molto di poesia, praticamente l'hanno finita, cioè non ce n'era più quando le hanno fatte, le reflex digitali sono per gente digitale, io sono umana quindi, sennò non compirei gli anni capito? Dico, se fossi digitale, fra poco, compleanno e non mi sarebbe calata la vista quindi, continuerei a usare la minolta anteguerra ma invece compleanno meno di un mese manca al, ci vorrebbe l'autofocus, comunque nikon è sempre la nikon f4 oppure f100 o f5 ma comunque f e le reflex a pellicola non se le impippa più nessuno per questo costano meno, molto meno circa, cinquecento euro? Nikon! Cosa sono cinquecento euro? Nella vita in fondo, vogliamo pagare il dentista o la nikon? Dico: a cosa ti servono i denti se non puoi fotografare? A niente, proprio quando gli anni, compie meno di un mese fra.

questo-non-è-un-messaggio-subliminale
questo-non-è-un-messaggio-subliminale
questo-non-è-un-messaggio-subliminale
questo-non-è-un-messaggio-subliminale
questo-non-è-un-messaggio-subliminale ....
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Dunque stamattina scarico la seguente email inviata da mio padre che mi inoltra una richiesta da parte di un iscritto alla sua mailing list (grande attivista mio padre):

Oggetto: Fw: mail strane
Contenuto: tu sai spiegare cosa può essere?

----- Original Message ----- From: "xxx.it> To: Sent: Saturday, June 28, 2008 5:49 PM

Oggetto: mail strane

Contenuto: Mi continuano ad arrivare mail strane che non capisco. Mi puoi far capire cosa succede???
Ciao
M.

Innanzitutto la faccio leggere a Paolo regalandogli così la prima risata della giornata, sono una persona generosa e mi piace condividere la bellezza del mondo.

Poi rispondo così:

La dicitura "mail strane" è un po' vaga e dato che non sono (ancora, ma potrei arrivarci chissà!) dotata di poteri extrasensoriali non riesco a darti una risposta. Però posso tentare di indovinare:

Email strana 1:

pa98w èe9t qèew58qè30r q+werqew fqw9 q+ùw'ri0aàwfk

Cosa può essere successo?: Attenzione! Alcuni alieni stanno cercando di contattarti dall'iperspazio, non rispondere! Potrebbero tentare di rapire il tuo cervello attraverso una codifica MIME se non hai un FIREWALL adeguato alla protezione del tuo IP STATICO!

Email strana 2:

Mi arrivano email strane che non capisco. Puoi spiegarmi cosa succede?

Cosa può essere successo?: Il mittente non vuole una risposta, perché ha già deciso che qualunque risposta sia, non la capirà. Il mittente vuole solo che il problema venga risolto, possibilmente presto e preferibilmente senza alcun coinvolgimento da parte sua.

Possibili soluzioni:

A) tornare a un sistema di comunicazione di base (telefono? lettera? gesti? tamburi? segnali di fumo?)

B) controllare le impostazioni della propria casella di posta (se il cestino on line non viene svuotato, se ha un filtro antispam (posta indesiderata) attivo)

C) controllare le impostazioni della propria connessione a internet (se ha delle protezioni contro la posta indesiderata)

D) girare le "email strane" al gestore della lista che cercherà di capire qual'è il problema (che al 90% sarà B) e/o C)



E che non ce la si prenda eh? Si fa per scherzare!
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Ode
19/06/2008
Oh Vodka
Perché sei tu Vodka?
Potresti esser piuttosto, non so, del succo d'Ananas...
E invece no, sei Vodka.
Oh Vodka

Con tutti i gradi che ne conseguono.
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E mi dicono: tu sei troppo modesta. Io non sono troppo modesta, sono realista.

Ho capito che viviamo nell'epoca dell'esaltazione della forma piuttosto che del contenuto ma non per questo bisogna adeguarsi così pedissequamente e senza opporre un minimo di resistenza.

Capisco anche come in fondo sia bello caricarsi di titoli che come un logo ci fanno luccicare come paiettes, ma la realtà?

Voglio dire: va bene mi pavoneggio un momento, faccio anche il figo ma poi basta eh? Non è che indossare le scarpe della nike faccia davvero-davvero di me uno sportivo eh? O dipingere faccia di me un pittore o scrivere uno scrittore, o pubblicare una recensione su una webzine faccia di me un critico o un giornalista musicale eh? Torniamo con i piedi per terra che ce n'è di bisogno.

Perché alla fine le parole sono importanti, hanno un significato preciso e servono a identificare cose precise.

Per cui tu che ti auto-titoli fotografo/a perché hai scattato due foto in automatico sulla tua nuova canon eos e ti sono venute bene crei confusione, capisci?

E poi vengono a rompere i c. a me che insisto nel dire che non sono una fotografa. Ma il problema, non è che io sono troppo modesta, il problema è che io attribuisco alle parole il significato che dovrebbero avere. Per cui, così come sostituire la guarnizione del lavandino della cucina non mi fa diventare istantaneamente un idraulico, allo stesso modo il fatto di scattare delle foto non fa di me una fotografa.

A cosa serve questo post?

Niente ho appena visto una serie di obrobri on line e volevo sfogarmi.

Non sono io che sono strana, è il resto del mondo che ha perso la bussola.
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Stamattina aggiungo foto della rassegna D-Day su myspace/gentiliascoltatori. Finisco e visualizzo il profilo, giusto per.

Guardo gli ultimi commenti, vedo un profilo nuovo: "Facciamo una band?" mi incuriosisco e clicco.

Finisco su una pagina myspace mal funzionante che tocca scrollare in orizzontale per leggere.

Ah, tò guarda, Informagiovani, Comune di Milano (non c'è da stupirsi che sia mal funzionante).

Leggo: Fare Rock a Milano. Perché? Dove? Come? Sette incontri per gruppi emergenti.

Beh, dai, può essere utile, anche lode all'ottimismo per il "fare rock a Milano", come se fosse un opportunità reale anche solo "fare musica a Milano", però vabè Comune di Milano, Informagiovani,.. ci sta, per la mancanza di senso della realtà che pervade la maggior parte delle azioni governative.

Guardo l'immagine logo: silhouette di ragazzO con chitarra.

Sollevo le sopracciglia. Mah! Non è che sia venuta proprio benissimo.

Guardo le immagini che scorrono: silhouette di ragazzO con chitarra1, silhouette di ragazzO con chitarra2, silhouette di ragazzO figo con cappello, silhouette di ragazzO che spacca chitarra, vabè,.. silhouette di ragazzA tipo play girl con body e microfono,.. Eh? Sgrano gli occhi,.. silhouette di ragazzA con gonna attillata e taccazzi. Riguardo l'intera sequenza nella speranza di essermi persa qualche silhouette. Falsa speranza.

Adesso, poi ditemi che sono esagerata: ma porca tr! Ancora? ANCORA con 'sti cazzo di clichè? Avete rotto i coglioni! (Per non dire seriamente sfracellati.)

Poi mi dico che "reagire" è molto meno efficace che non "agire" e quindi provo a metterla giù scevra da incazzature: guardiamo la cosa da un punto di vista logico-professionale (continuando a imprecare costantemente sottovoce, è chiaro).

Dunque esiste una cosa che si chiama "comunicazione" e che nel caso di un evento del genere passa ANCHE attraverso una rappresentazione grafica, cioè parlo di comunicazione visiva.

Ok.

Attraverso TUTTE le scelte di comunicazione che Informagiovani e il Comune di Milano hanno utilizzato per questo evento, è chiaro che non si considera la possibilità che una ragazza sia una musicista, abbia fondato una band e non sappia proprio dove sbattere la testa per fare rock a Milano.

Può essere una cantante però, se è abbastanza figa.

Risultato: (da un punto di vista di comunicazione) l'invito a partecipare (il target di questo evento) è essenzialmente rivolto ai ragazzi.

In sostanza: l'immagine logo dovrebbe essere un invito a partecipare che avviene anche attraverso l'identificazione (figo: sono io quello là sul palco che mi sparo le pose), ma l'identificazione qui può essere solo maschile.

E' vero che ci sono PIU' ragazzi che formano band piuttosto che ragazze ma ciò non giustifica, perché ci sono ANCHE ragazze che formano band. Ragazze musiciste che fanno parte di band e non solo band femminili.

Però che il Comune di Milano e Informagiovani propongano un evento di questa portata e lo dotino di un immagine così palesemente e stupidamente sessista mi fa veramente, veramente, girare le palle.

Ci sarebbe molto altro da dire anche sull'ipocrisia della necessità di un evento/convegno di questo tipo ma adesso è ora di pranzo.
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Pensare che sia bello, pensare,.. si fa per dire, ormai sembra che nessuno decida più in autonomia ciò che piace o che non piace, interessa o meno, si va per massa, per moda, per trend, per osmosi, perché l'ha detto lui, che è un figo, perché l'ha detto lei, che è al centro.

Ma davvero c'è bisogno di qualcuno che dica ciò che è bello, giusto, cool ascoltare/inossare/leggere?

Mah. Che noia.

Zouoi's life style!



(Che stamattina era finito il latte. Il mondo può essere difficile anche nelle piccole cose.)
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